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Paura di vivere.
Mi capita spesso di incontrare pazienti che mi fanno questa richiesta, che di solito portano uno stato di grande apatia, obnubilamento, confusione e paura. La prima cosa che mi viene da fare è rassicurarli rispetto al fatto che sono vivi e che i processi scorrono dentro il loro corpo anche se fanno fatica a sentirli perché nel tempo, per motivi ben precisi, si sono anestetizzati per difendersi dalla troppa paura di non riuscire a sopravvivere.
Samantha van Wel