Durante l’ultimo incontro di scrittura del 2020, ho chiesto ai partecipanti di scrivere dei messaggi per l’anno che verrà. La scrittura autobiografica prende spunto da tutto ciò che succede e che entra a far parte della nostra esperienza, per questo ero curiosa di sperimentare con il gruppo cosa sarebbe emerso al termine di questo anno così fuori dall’ordinario.
Sono bastate poche righe per aprire le scritture allo spazio della consapevolezza e vivere il tempo dei desideri e delle intenzioni: il risultato è stato toccante e credo che molti di voi si rispecchieranno in queste parole.
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- Per mandare un messaggio al 2021, mi serve una cartolina enorme perché ho molte cose da scrivere…
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- Caro 2021, voglio usare fino in fondo ogni giorno che mi sarà dato, voglio tornare a scrivere lettere a mano, fumare di meno, fare il passaporto per andare a trovare mio figlio a Londra, camminare di più e riprendere ad andare in bicicletta
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- Non voglio più dimenticarmi della mia verità e dire quello che penso anche se fa male. Voglio regalarmi lo spazio per vivere senza sentirmi in colpa e senza farmi travolgere dalle incombenze quotidiane. Voglio andare dalla parrucchiera almeno una volta al mese.
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- Per il 2021, desidero dedicare più tempo alle relazioni d’amicizia. Mi sono accorta che in questi mesi sono state fondamentali per il mio benessere e meritano tutta la mia attenzione. Voglio praticare la leggerezza e programmare una vacanza, non importa dove.
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- Prima delle parole, mi è venuta in mente un’immagine tratta da uno spettacolo della coreografa Pina Bausch, è un’immagine piena di energia e di vitalità. Voglio un anno in cui ricominciare a ballare, voglio un anno pieno di musica. Voglio un anno in cui il limite sia la guida per le mie scelte future.
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- La parola chiave per l’anno prossimo? Gentilezza! La gentilezza sarà necessaria per prenderci cura l’uno dell’altro e provare a sanare le ferite provocate da ciò che è accaduto nei mesi scorsi.
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- Voglio continuare a scrivere la storia della mia famiglia. Non mi sarei mai immaginata di trovare tutta quella ricchezza né di imparare così tanto dalla mia storia passata.
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- Vorrei essere come il vento, abbandonare il controllo, godermi ogni goccia del tempo che mi sarà dato. Continuare a meditare e praticare il qui e ora. Quest’anno ho imparato quanto il futuro sia imprevedibile e fuori dal nostro controllo.
E mentre il gruppo scriveva, anche io ho composto la mia cartolina per il nuovo anno:
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- Caro anno che stai per arrivare, continuerò a prendermi cura delle storie, non soltanto di quelle degli altri, ma anche delle mie che se ne stanno addormentate in fondo ai cassetti della mia immaginazione. Mi allenerò ad ascoltare con tutto il corpo per affidarmi a ciò che affiora, osservandolo con curiosità e con attenzione. Darò valore ad ogni singolo frammento perché là si celano intere storie non ancora raccontate. Accetterò la scommessa degli incontri, pronta ad esplorare il territorio sconosciuto e selvaggio che l’altro sempre rappresenta. Mi prenderò tempo e regalerò tempo. Farò tesoro dello spiazzamento e della sorpresa per accogliere il nuovo che arriverà.