VELENO

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 UNA CANZONE SULLA DIPENDENZA AFFETTIVA : “Veleno” dei Subsonica

Come gli adesivi che si staccano
Lascio che le cose ora succedano
Quante circostanze si riattivano
Fuori dai circuiti della volontà

inizia così la canzone “Veleno” dei Subsonica, famoso gruppo rock torinese.

E un’altra volta mi avvicinerò
Alla tua bocca mi avvicinerò
E un’altra volta mi avvelenerò
Del tuo veleno mi avvelenerò

Non è una canzone d’amore, anche se ad un primo impatto potrebbe sembrare, ma una canzone sulla dipendenza affettiva.

I Subsonica in questa canzone ricalcano perfettamente i sentimenti delle mie pazienti. La canzone descrive bene il loro stato d’animo nelle diverse situazioni.

Quando provano vergogna per non riuscire ad allontanarsi da un partner abusante (fisicamente o psicologicamente).

Come il vento gioca con la plastica
Vedo trasportata la mia dignità

Quando non riconoscono più loro stesse e mi domandano con gli occhi pieni di lacrime “Dottoressa sono forse impazzita?”

Oggi tradisco la stabilità
Senza attenuanti e nessuna pietà

Quando ricordano le volte in cui hanno provato a dire basta senza riuscirci.

Oggi il mio passato mi ricorda che
Io non so sfuggirti senza fingere

E che non posso sentirmi libero
Dalla tua corda, dal tuo patibolo

E ancora quando finalmente riesce ad emergere la rabbia per quanto subìto.

Penso ai tuoi crimini senza pietà
Contro la mia ingenua umanità

Alla canzone manca un finale, l’evoluzione che caratterizza il percorso terapeutico, cioè il passaggio graduale che va dalla consapevolezza, all’identificazione e al conseguente soddisfacimento dei propri bisogni profondi. Ma forse i Subsonica hanno voluto lasciare aperta la possibilità che ciascuno individuasse la sua via d’uscita. Perché non si può continuare ad avvelenarsi per sempre.

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