Quando la nostra testa ci prende a pugni - Divenire Magazine

Idealizzazione e svalutazione: i due poli della sofferenza

Reading Time: < 1 minute

Il problema non è tanto di chi fidarci, bensì imparare quanto e in quali circostanze una persona è affidabile
(Gloria Volpato)

Nella vita oscilliamo continuamente tra due estremi.

Tendiamo ad avere un’opinione eccessivamente buona di una persona o eccessivamente cattiva.

Di solito accade che in virtù di questa eccessiva idealizzazione questa persona ci deluda e quindi la rivalutiamo in termini eccessivamente opposti.

Queste esperienze a lungo andare ci rendono cinici.

Evolvere significa riconoscere che c’è un misto di bene e male in tutti gli esseri umani.

Famosa è la battuta del padre della Terapia della Gestalt, Fritz Perls, che disse: “per metà sono figlio di dio e per metà sono figlio di puttana “.

Credo che intendesse che il problema non sia fidarsi o non fidarsi di qualcuno, ma capire quanto e in quali circostanze costui è affidabile.

Sviluppare aspettative più equilibrate nei confronti di noi stessi e degli altri nonché della vita stessa significa interrompere quei circuiti viziosi che ci rendono insicuri e non ci permettono di dare una direzione chiara alla nostra esistenza poiché abbiamo imparato ad accettare l’esistenza nella sue fisiologiche difficoltà, ambiguità e ambivalenze.

La delusione non ci aspetta a tradimento dietro l’angolo perché sappiamo andarle incontro.

Lascia un commento