Rendi la tua ferita visibile. L’importanza della resa (ai tuoi occhi e a quelli degli altri)

Soffriamo perché amiamo

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Il dolore ha molta energia. Se lo esploriamo contiene in sé anche l’energia della riparazione che non è mai negazione del danno ma saggia esplorazione delle conseguenze dell’amore. Dell’amore? Sì, dell’amore. Perché non proviamo mai un dolore che non sia legato a qualcosa che amiamo.

Nicoletta Cinotti

Soffriamo perché amiamo. La questione è più che logica e comprensibile. Nella realtà, però, teniamo in figura la sofferenza e lasciamo cadere nel dimenticatoio (Freud direbbe nel rimosso) la questione dell’amore. In questo modo ci dimentichiamo che è conseguenza della nostra capacità di amare che soffriamo. Guardare alla nostra sofferenza da questa prospettiva, significa uscire da una posizione di carenza – mi merito di soffrire perché sono difettosa – ed entrare in una di abbondanza e chiedersi: cosa mi ha impedito di portare il mio amore in questa situazione? cosa mi ha impedito di riceverlo? in che modo ho interrotto lo scambio?

Potremmo affermare che tutto il lavoro di Psicoterapia consiste proprio nell’accompagnare la persona ad esplorare i modi automatici e inconsapevoli con cui evita di essere presente e in un contatto nutriente con sé, con gli altri e con l’ambiente.

Impedirci tutto ciò è una forma di punizione, rifiuto ed odio per noi stessi oltre che per gli altri. Essendo nati per vivere piena.

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