Senza crisi non ci sono sfide

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Senza crisi non ci sono sfide la vita è una routine, una lenta agonia. E’ dalla crisi che affiora il meglio di ciascuno” (Albert Einstein)

Alzi la mano chi non ha mai provato, almeno una volta nella vita, la paura di cadere nel pozzo senza fondo della depressione!

Eppure, nelle nostre giornate è facile imbattersi in persone che sembrano essere impermeabili ad inquietudini e malumori. Della realtà sembrano voler percepire soltanto gli aspetti più appetibili e confortevoli. Dicono di non aver mai sperimentato quello stato di profondo abbattimento, quel vissuto di disperata solitudine, quel senso di rassegnata impotenza che ci assale quando un destino avverso si accanisce nell’abbattere le speranze, fiaccare il morale e demolire la nostra resistenza. Hanno della vita una visione alquanto edulcorata e decisamente artificiosa che gli consente di conservare un’incontrollabile fiducia nella sorte anche quando le cose non vanno come dovrebbero andare. Le inevitabili sofferenze emotive, vengono facilmente negate e rimosse per dare spazio a quelle manifestazioni stereotipate di esuberanza ed ottimismo che caratterizzano le personalità “solari”, guardate spesso con tanta invidia da chi abitualmente fa i conti con gli scenari molto meno entusiasmanti, ma decisamente più realistici, della propria esistenza quotidiana. Gli individui introversi, inclini a ripiegarsi nel loro mondo interiore, percepiscono questa loro attitudine come un’espressione di inadeguatezza e di diversità.

Il mio lavoro clinico mi ha portato negli anni a diffidare dalle persone troppo animate o allegre, impostate costantemente sulla modalità “sorriso stampato!” e che si fanno portavoce di pensieri stereotipati come “la vita è bella!” “…va tutto bene!”.. “la vita è un dono!”..

Credo che la vita vada vissuta per quello che è con i suoi diversi momenti che la rendono spesso un percorso imprevedibile fatto di curve, rettilinei e di zone di sosta. Si perché quando arriva la depressione è fondamentale accoglierla, darle la possibilità di attraversarla per poter decodificare le motivazioni più profonde del malessere. Vivere con adesione consapevole uno stato di crisi, può rivelarsi una formidabile occasione alla consapevolezza e alla capacità di acquisire nuove competenze per affrontare l’arrivo di altri momenti critici.

 

Ricordo una donna vedova ormai pensionata, giunta in terapia dietro l’insistenza delle due figlie preoccupate dello stato di abbattimento e di umore depresso della madre. Giovanna viveva da sola, sia pure a distanza ravvicinata dalle figlie ed era andata in pensione qualche mese prima. Negli ultimi anni la sua vita era cambiata, la morte improvvisa del marito, il matrimonio di entrambe le figlie ed il pensionamento avevano di fatto privato la sua quotidianità di mansioni e ritmi non facilmente rimpiazzabili. Inoltre, il vissuto di Giovanna era costellato da eventi luttuosi, situazioni d’emergenza e tracolli finanziari che rendevano legittimo e sano il suo bisogno di concedersi l’opportunità di ascoltare ed accogliere la stanchezza psicologica e fisica.

Ora per la prima volta nella sua vita, Giovanna ha la possibilità di fermarsi!

L’incalzante susseguirsi di eventi improvvisi e difficili non le avevano dato mai la possibilità di rallentare in vista del bisogno di “tenere duro” ignorando fatica, stanchezza e voglia di leggerezza. Per questo ora la sua “pausa depressiva”, è la benvenuta! È arrivata per portarle il messaggio salvifico che ora lei può fermarsi e concedersi del tempo di riconsiderare la sua storia ed il ruolo che lei ha avuto. Le offre l’opportunità di rivedere sé stessa, in un ottica di cambiamento e di ridefinizione necessari per cominciare a superare e riempiere il vuoto esistenziale che la vita con le sue trasformazioni ha inevitabilmente portato!

Nel caso di Giovanna, l’aiuto psicologico è stato rivolto a lei e alle sue figlie. Giovanna ha lavorato sul bisogno di legittimare e riconoscere l’importanza del suo umore malinconico, nelle figlie a fare i conti con l’ansia e la loro paura della depressione.

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