Non spezzarti il cuore

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“Non esistono persone nate sotto una cattiva stella. Semmai esistono persone che guardano male il cielo.”
(Dalai Lama)

La cosa più complicata per te, è anche la più banale.
E no eh, questo non me lo puoi proprio dire.
Sarei quindi una stupida?
Mi stai dicendo che sto annegando in un bicchiere d’acqua?
No non voglio offenderti
Né denigrarti
Solo volevo farti capire il motivo per cui è così complicato per te.
Sentiamo quale sarebbe
Dato che è complicato pensi che sia difficile, fuori dalla tua portata, giusto?
Eh si
Pensi che per fare quella tal cosa dovresti avere tutto un equipaggiamento interiore (e spesso anche esteriore come un certo tipo di bellezza o ricchezza materiale) che vedi negli altri e che tu non hai, giusto?
Proprio cosi
È come guardare una vetta e sentire che le gambe non ti reggono
Eh già
Quindi se ti dico che la cosa è banale ti senti offesa e sminuita
Appunto.
Si, questo è il punto.
Il punto è che non è del raggiungimento di una vetta che parliamo. Io non guardo al tuo problema come lo guardi tu.
E quale sarebbe il punto di vista giusto?
Il punto di vista giusto non esiste. Però ne esistono altri oltre al tuo.
Ah si?
Eh si.
Mi interessa sapere il tuo.
Ecco vedi?
Vedi cosa
Hai fatto un cambiamento.
Ma dai è banale questa domanda.
Come ti dicevo, sembra difficile, ma è banale
La sofferenza nasce da risposte sempre uguali
Che creano un ristagno di energia che ci devitalizza.
Farsi domande nuove, come hai fatto tu ora
Mette in circolo nuova linfa.
Hai mai pensato che il cuore per far andare il sangue da un ventricolo all’altro lo deve far circolare per tutto il corpo?
Ah, sì?
Pensa la parete tra due ventricoli è così sottile. Ciò nonostante il cuore pompa.
È come se aggirasse l’ostacolo.
In un certo senso è così. Il cuore sa che occorre fare un percorso dentro il corpo per andare da un punto all’altro. Accetta di mettersi in viaggio continuamente
Se non rispettasse questo sottile limite, non funzionerebbe più e il corpo cesserebbe di vivere.
Per questo si dice “mi hai spezzato il cuore”.
Quella persona ti ha costretto a bypassare il tuo percorso naturale, un po’ come succede nei traumi. Non è l’evento in sé che ti ha spezzato il cuore, ma il fatto che ti ha forzato a qualcosa bypassando il percorso che avevi bisogno di fare per arrivarci.
Quando soffriamo c’è una parte di noi che vorrebbe sfondare quella parete sottile tra ciò che sentiamo mantenerci separati dalla soluzione.
Cioè ci traumatizziamo da soli pretendendo un passaggio, senza rispettare il nostro tempo?
Proprio così. Per questo si dice che ci auto-sabotiamo.
Il cuore ci insegna che sarebbe pericoloso fare così.
Esattamente.
Ci insegna che tutto ciò che dobbiamo fare è mettere in circolazione.
Come una danza.
Come una danza.
Allora farò un giro più lungo.
Si, trasforma questa sofferenza.
Esprimi le tue emozioni, muovi l’emo (che è la stessa origine etimologica di sangue), fatti pompa.
Suona naturale.
Proprio così.
È banale, perché siamo costruiti così.
Non è banale, è meraviglioso.
Non me lo ricordavo più. Mi sento meno sola ora. Mi sento come se fossi stata rimessa al mio posto.
E com’è?
È tutto più leggero.

Gloria Volpato

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