I pilastri della supervisione Gestalt-selfcompassion-oriented

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I pilastri della supervisione Gestalt-selfcompassion-oriented

LA MOTIVAZIONE
Essere motivati a stare con noi stessi e a cercare di accettare tutto ciò che emerge dal nostro corpo e dalla nostra mente. Significa allenare la volontà ad affrontare ciò che sta accadendo dentro di noi soprattutto se inaspettato e sgradito.

APERTURA
Ci alleniamo ad esplorare l’emozione che emerge oppure la sensazione nel nostro corpo e a riconoscere che ha a che fare con qualcosa che ci appartiene senza avere la fretta di etichettarlo. Permettiamo a ciò che emerge di esistere agli occhi della nostra coscienza. Ci alleniamo ad estendere il nostro sguardo interiore, ad essere viaggiatori che contemplano il paesaggio man mano che esso si presenta.

SINTONIZZAZIONE
Ci alleniamo connetterci con ciò che é e a lasciare che ci tocchi e che ci parli e chi ci emozioni. Ci mettiamo in un ascolto umile e profondo lasciandoci trasportare da ciò che stiamo vivendo in questo momento al nostro interno.

GENTILEZZA AMOREVOLE E NON GIUDIZIO
Scegliamo di essere gentili con noi stessi mentre osserviamo i giudizi, le autocritiche e le svalutazioni che emergeranno in maniera automatica. Connettendoci con la parte più saggia di noi le accetteremo come forme che abitano il nostro paesaggio allenandoci a non inseguirle né a prenderle come definizioni incontrovertibili del nostro essere.

TOLLERANZA VERSO LE NOSTRE RESISTENZE
Di fronte alle difficoltà ad accogliere un vissuto ci alleneremo a tollerare la nostra difficoltà a farne esperienza. Di fronte ad una fatica con un cliente che ci mette a dura prova e che ritroviamo spesso nella relazione professionale ci daremo lo spazio per stare con delicatezza con la nostra fatica cercando di ammorbidirla anche grazie al sostegno del gruppo.

ATTENZIONE EMPATICA VERSO NOI STESSI
Alleneremo la nostra curiosità per comprendere quale parte di noi sta richiedendo cura e attenzione. Di cosa ho bisogno in questo momento? Di quale risorsa e di quale sostegno ho bisogno per attraversare questa esperienza emotiva?

ACCETTAZIONE E DISIDENTIFICAZIONE
Ci alleneremo a creare spazio per tutti gli aspetti dell’esperienza in essere ad entrare nel nostro caos o per citare Jon Kabat-Zinn, ad essere aperti alla piena catastrofe di essere vivi. Ci alleneremo a lasciarci attraversare senza creare una qualche forma di identità: questa è la mia esperienza ora ma ciò che sta accadendo non definisce chi sono. In questo modo diamo la possibilità all’esperienza emotiva di svelarsi e di trasformarci attraverso la sua natura alchemica misteriosa e profonda.

Per saperne di più Il dono della terapia

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