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Il mio corpo è una spugna. Assorbe tutto e trattiene.
Qualsiasi cosa mi succede, lui ne tiene traccia.
Se ci rimango male, se sono risentita, se mi sento ignorata, attaccata, usata, amata, se ricevo gentilezze o pugni in faccia. Lui registra tutto, non si dimentica di nulla. E quando è troppo si fa sentire: arriva l’herpes sulle labbra, il mal di schiena, il collo inchiodato, la cistite.
Con le pratiche di movimento consapevole il mio corpo è in grado di buttar fuori, far uscire, liberare, parlare, accogliere prima di diventare una pentola a pressione.
La prima volta che ho fatto una classe di 5Ritmi ho sentito proprio una grande pulizia, liberazione e un alleggerimento. Non si tratta di terapia, ma di libertà. E quante volte durante la nostra giornata il nostro corpo è davvero libero di far uscire quello che ha dentro, senza maschere, filtri, giudizi?
Ci sono mille motivi per fare pratiche di movimento consapevole, ma questo è uno dei motivi per cui, molto probabilmente, non smetterò mai.