Meglio la realtà.
Non ho mai creduto nel ‘Peace and Love’ (soprattutto fra persone lucide) ma nelle pratiche olistiche resta un must da raggiungere.
Ho sentito spesso dire: ‘devi accogliere tutti, danzare con tutti, accettare tutti, amare tutti.’ Sarebbe bello, ma queste frasi sono irreali, perché lontanissime dalla vita vera. E se vogliamo che la danza sia vita, le regole devono essere le stesse.
Forse ne basta seguire una: rispettare il nostro sentire, non quello che dovremmo fare per sentirci più o meno dei guru.
Se qualcuno vuole entrare in contatto intimo con me e io sento il corpo che non lo desidera, posso dire dei bei ‘No’ con le braccia o girandomi di spalle, non devo per forza accettare questa danza.
Se una persona ha mangiato aglio come se non ci fosse un domani, posso scegliere di non danzare con lei senza sentirmi in colpa per questo.
A volte è personale, come nel caso dell’aglio, a volte non è personale.
Abbiamo bisogno di stare soli o di interagire con persone di una certa energia.
Danzare con tutti insegna tanto, ma non è obbligatorio.