Perdersi per vincere

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“L’uomo gioca solo quando è un uomo nel pieno senso della parola,
ed è completamente uomo solo quando gioca”
– Friedrich Schiller

Quando siamo bambini, il gioco creativo ci assorbe completamente. È creativo in senso letterale: diventiamo creatori di un mondo che si svolge di fronte a noi, e noi siamo immersi in quel mondo. Siamo anche integri: tutto il nostro essere è presente in ciò che facciamo.

È possibile provare sensazioni e esperienze simili anche nella vita adulta? Sono convinto che dentro di noi quel bambino, con la sua voglia e capacità di perdersi nel gioco e ritrovarsi intero grazie al gioco, sia ancora vivo, e tutti noi possiamo provare quella gioia pervasiva che ci riempie totalmente. Sicuramente nelle attività che comportano il piacere, come il ballo, se riusciamo a lasciarci andare, se sappiamo mollare il controllo.

In ambito terapeutico, un buon modo di tornare bambini è il Gioco della Sabbia: la possibilità di creare liberamente in uno spazio dedicato e in un ambiente sicuro e non giudicante qualcosa che viene da dentro, dal nostro Sè, ci fa contattare quella parte bambina che non può esprimersi con le parole, ma ancora vuole giocare e comunicare. E in quella parte bambina di noi c’è tutta la nostra possibilità di crescere e essere creativi.

 

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