Accettazione non significa rassegnazione.
C’è molta confusione sull’idea di accettazione.
Accettazione non è la paralisi.
Non significa arrendersi, o diventare noiosi e distaccati, o spiritualmente annoiati.
Non significa chiudere gli occhi ad una situazione di sfida, sperando che la tempesta passi.
Non significa interpretare le pene del mondo come “pure illusioni”, o pretendere di essere in una “consapevolezza” distaccata, o il “testimone” della vita.
Non significa sedere e “non far nulla” come strategia di evitamento.
Non significa non interessarsi.
Non significa rinnegare tutte le responsabilità e biasimare la società, il governo, i media, l’allineamento dei pianeti, gli “altri”, o anche se stessi.
Non significa nemmeno oscurarsi gli occhi.
Accettazione significa entrare in una situazione da un luogo di calma, curiosità e presenza, senza fretta o risposte semplicistiche.
È un senso più profondo, significa essere qui.
Significa impegno creativo con l’universo da un luogo di stabilità interiore e equilibrio, non di paura o rabbia.
Significa trovare pace nella tempesta, e permettere alle azioni di emergere da lì.
Significa riconoscere la tua appartenenza a tutta la vita, la tua vera identità oltre nome e forma.
Significa non essere schiavo di pensieri di paura o idee preconcette, o essere alla mercé di sensazioni intense.
Significa affrontare il turbinio dello spazio-tempo, si ma sapendo dove stare: nel momento presente.
Non significa abbandonare il tuo potere o le tue abilità, o la tua inspirazione, ma semplicemente il lasciare andare le cose su cui non hai il controllo dal luogo in cui sei.
Accettare il momento (o meglio, ricordare che il momento è già accettato) non significa che le cose non cambieranno in futuro.
Non significa che le risposte non arriveranno, che l’attività non accadrà; significa solo arrendersi al “così è” del momento presente, il luogo dove il vero cambiamento può avvenire, dove risposte inaspettate emergeranno.
Non significa la fine dell’attività ma la fine della reattività, la fine della abituale fuga, la fine del correre a conclusioni, la fine di cercare nemici “là fuori”.
Significa la fine della vecchia consapevolezza di giusto e sbagliato, peccato e biasimo, “loro” e “noi”.
Accettazione significa entrare in una situazione da un luogo di calma, curiosità e presenza, senza fretta o risposte semplicistiche.
Significa non abbandonare chi ami, ma abbandonare l’idea e la speranza che il passato potesse andare in modo diverso, o che il futuro possa essere completamente controllato.
Significa affrontare cosa vuole essere visto, ora.
Significa connessione ora.
Significa avere i tuoi piedi ben piantati nel terreno, ora, ma gli occhi ben aperti, all’amore, alla possibilità, a quella strana terra chiamata “futuro”.
Jeff Foster